Autenticità o finzione – ma davvero devi mostrare tutto te stessa nelle tue foto di branding?
Un argomento che sento spesso da clienti che non amano stare sui social o non hanno mai avuto neanche un sito è che per aver successo bisogna essere una specie di influencer con una vita glam e contenuti pazzeschi da postare.
Non è così, ma è vero che i social, e instagram in particolare, sono uno spazio in cui non sempre si vedono tutto gli aspetti di una persona o di un brand, ma spesso solo quelli più belli.
Se pensi di fare uno shooting di branding, o se devi creare regolarmente dei contenuti per la comunicazione della tua attività, allora magari ti chiedi come puoi apparire in modo più autentico possibile, ma come creare comunque una bella immagine di te e del tuo brand.
La comunicazione online ha diversi scopi:
- Presentarci – stabilire che esistiamo veramente
- Creare fiducia – perché compriamo più volentieri da persone che conosciamo
- Avere una vetrina virtuale – per mostrare i nostri prodotti e/o servizi e come lavoriamo
- Fidelizzare i nostri clienti e creare un brand riconoscibile
Tutti questi obiettivi dovrebbero portare il cliente a comprare da te (o rimanere in contatto con te per comprare in futuro), sono quindi tutti in qualche modo indirizzati alla vendita.
Perché però c’è tutto questo interesso per autenticità? Non è meglio fare la pubblicità come una volta, mostrando l’ideale da raggiungere, l’incredibile trasformazione che ti potrebbe offrire quel prodotto o quel servizio?
Perché per fidelizzare e convincere un cliente non basta più vender(si) in modo aggressivo, anzi, spesso è contro-produttivo. Come dice bene Daniel Casarin:
“Se il tuo unico obiettivo è quello di fare profitto, acquista inserzioni da Google AdWords e attiva campagne costantemente. Ma se il tuo obiettivo è quello di costruire una relazione con il tuo potenziale cliente e arrivare a festeggiare almeno un anniversario di dieci anni di matrimonio tra il tuo acquirente e il tuo brand, allora puoi iniziare a capire la differenza tra marketing tradizionale e authentic marketing. L’authentic marketing non ha inizio con una tattica o una strategia, ma con l’individuazione delle proprie value proposition. Per quale ideale o insieme di ideali vogliamo essere conosciuti e riconosciuti? Oltre ai prodotti e servizi che offriamo ai nostri clienti, come offriremo quegli ideali e quei valori? In questo modo l’authentic marketing diventa espressione della propria organizzazione guidata dalla coscienza dei valori del proprio marchio.”
RAPPRESENTARE IL PROPRIO LAVORO
Quindi per costruire una relazione duratura i clienti richiedono autenticità, ma allo stesso tempo non vogliono vedere la grezza realtà. Vogliono vedere i tuoi valori e vogliono che li ispiri. Vogliono vedere la versione migliore di te, perché così possono sperare che puoi aiutare anche loro a migliorare e a risolvere i loro problemi.
Questo non vuol dire fingere di essere qualcosa che non sei per piacere a loro, ma vuol dire trovare i propri punti di forza e poi concentrarsi sul metterli in buona luce. Ma vuol anche dire sapere cosa escludere nelle foto di branding e nella comunicazione in generale.
Facciamo un esempio:
Quando scatto per una cliente che lavora molto al computer, magari da casa, non mi serve mostrare il suo ufficio a casa. Magari è carino ma piccolo e senza luce naturale. La professionalità della persona che fotografo non dipende certo dal tipo di ufficio che ha. Quindi, se non fotografo la mia cliente nel suo vero ufficio, ma organizziamo un set in studio che mostra più lei, la sua personalità e i suoi sorrisi autentici – non è finzione. Perché non cambiamo il suo modo di essere, cambiamo solo i contorni, così non sono una distrazione, ma mettono in risalto la persona e la fanno spiccare.
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RAPPRESENTARE LA PROPRIA APPARENZA
Un altro esempio riguarda i vestiti da indossare durante uno shooting di branding. L’abbigliamento è uno degli ingredienti chiave che influenza come veniamo percepiti e la prima impressione che diamo in pochi millisecondi. Se lavori da casa o in contesto molto informale, è probabile che non ti vesti come se andassi nell’ufficio di una grande azienda. Non vestirsi in un certo modo per il lavoro non influenzerà molto come svolgi il tuo lavoro né ha un impatto sulla tua professionalità. Ma influenza sicuramente come verrai percepita. Se vedi la foto di un medico un abbigliamento in tuta che riceve un paziente, farà sicuramente un effetto diverso dalla foto in cui indossa un camice. Una giacca più formale comunica professionalità, mentre un vestito troppo scollato può comunicare l’opposto. Ma tutto dipende dal contesto. Bisogno partire da chi siamo e come vogliamo raccontarci.
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DISTINZIONE TRA ACCOUNT SOCIAL PRIVATI E ACCOUNT DEDICATI AL TUO BRAND
L’account di un social ad uso personale, a meno che non sia privato, è comunque sempre anche un’estensione del tuo brand! Specialmente se sei un libero professionista o hai un brand molto influenzato dalla tua personalità, dalla creatività e dalla tua presenza. Ci deve essere quindi un minimo di coerenza tra quello che è la tua presenza privata online e la tua comunicazione più ufficiale per il tuo brand, attraverso gli account dedicati.
USO DI FOTO STOCK
Le foto stock sono quelle foto che puoi acquistare o trovare gratis online che si usano per comunicare quando non hai foto personalizzate. Un buon motivo contro l’utilizzo di foto stock generici, specialmente quelle con persone, è che sono subito riconoscibile come tali: sembrano finti, troppo perfettini e poco autentici. Quando guardiamo una grafica o un post che usa foto stock il cervello reagisce spesso come quando vede una pubblicità noiosa: non li nota affatto.
Avete presente le foto cliché della donna in carriera, della ragazza del customer service con le cuffie e il microfono, la riunione finta dove tutti sembrano modelli? Qui sotto trovi degli esempi che ho trovato su un sito di fotografie stock. Spero che riesci a vedere il mio punto!
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Oppure le foto di shopping con le ragazze giovani che quasi mai rappresentano la propria clientela tipica? Anche queste trovate su un sito di stock molto conosciuto. A me fanno ridere più che ispirare fiducia!
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Usare quindi foto stock per mostrare il tuo “team” o una parte del tuo lavoro gestito da altre persone secondo me non aiuta a creare fiducia, perché i clienti lo riconoscono come finzione. Ci sono però anche delle foto stock generici che possono benissimo funzionare come illustrazione di alcuni aspetti del tuo lavoro. Su Unsplash per esempio si trovano delle cose valide e puoi anche scaricare molte delle mie foto gratuitamente. Ma per comunicare in modo davvero autentico, non potrai mai sostituire un tuo ritratto con una foto stock!
Quindi, quanta autenticità serve nelle foto di branding? La giusta misura 🙂 E per sapere qual’è la giusta misura devi avere un brand ben definito (vedi anche il mio recente articolo su come mettere a fuoco il tuo brand).
Una importante parte delle pianificazione di ogni shooting di branding che faccio è proprio trovare la chiave giusta per comunicare l’essenza autentica della cliente e del suo brand. Contattami se vuoi avere più info sui miei shooting di branding.
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